Sandro Scarmiglia e le sue sculture di fango in mostra da Pavart Roma.
Una mostra di forte impatto sensoriale è stata quella curata e allestita da Velia Littera per Sandro Scarmiglia, scenografo e scultore.
Il pavimento della galleria ricoperto di paglia si espandeva anche fuori, sulla strada invitando ad entrare il pubblico della strada. Il suono di sottofondo di uno strumento aborigeno australiano, il didgeridoo era la colonna sonora. Un suono così ancestrale e misterioso che non posso fare a meno di ascoltare anche ora mentre scrivo. Guardando le sculture di Scarmiglia da vicino, passeggiando tra l’una e l’altra, i suoni sembravano provenire direttamente dalle loro cavità, con un effetto che ha attratto molti visitatori.
“Sandro Scarmiglia realizza le sue sculture con un composto materico fatto di fango e colla. Le forme impresse nella sua mente prendono vita e si assiste alla creazione di forme scultoree contemporanee, astratte e “semplici”. Forme pure e minimali che evocano un’arte primitiva, sinuosa ed elegante nella sua essenzialità. “ Da Exibart
Come al solito mi sono divertita ad esplorare la mostra con la mia macchina fotografica. Qui un assaggio del mio reportage.
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